Impianti Drenaggio

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IMPIANTI DRENAGGIO

Drenare significa regimare le acque in eccesso senza più affossature a cielo aperto con maggiore estensione degli appezzamenti per uno sfruttamento migliore delle moderne macchine agricole.
Scopo principale di un impianto di drenaggio sotterraneo è quello di eliminare l’acqua di superficie dovuta alle precipitazioni atmosferiche e nel contempo mantenere costante il livello delle falde sotterranee durante i periodi di maggiori precipitazioni piovose. Infatti, oggi le acque eccedenti vengono, usualmente, eliminate mediante l’affossatura di superficie, mentre il drenaggio propone lo smaltimento delle acque eccedenti mediante opere nel sottosuolo. I risultati ottenibili si possono riassumere nei seguenti punti:
migliore regimazione idrica
aerazione degli strati interessati dagli apparati radicali
miglioramento della struttura dei terreni, in particolare di quelli con notevole contenuto in argilla
eliminazione del sale contenuto in eccesso nel terreno agrario
migliori condizioni di lavorabilità dei terreni argillosi
diminuzione delle tare di terreno improduttivo per eliminazione delle scoline
conseguente recupero di circa 800/1000 m2 di terreno coltivabile per ettaro
eliminazione delle spese di manutenzione delle scoline stesse
aumento di produzione dovuta al recupero di terra precedentemente non coltivata
maggiore estensione e continuità degli appezzamenti che permettono uno sfruttamento più economico delle moderne macchine per la lavorazione del terreno
Il tubo da drenaggio può essere a seconda dei casi e delle necessità proprie di ogni terreno nudo o rivestito con filtro in fibra di cocco
Il tubo da drenaggio nudo è realizzato in PVC rigido, corrugato e flessibile.
Viene fornito in bobine che a seconda del diametro, sono lunghe da 40 a 200 metri. La posizione, la forma e la grandezza dei fori di entrata, ripartiti uniformemente sulla circonferenza del tubo, consentono all’acqua di entrare nel tubo facilmente, senza però causare gli inconvenienti dovuti a fori troppo grossi; infatti la lunghezza standard dei fori di mm. 1,3 e la larghezza di 0,8 mm. sono ideale per evitare l’occlusione dovuta alle particelle del terreno.
I tubi da drenaggio sono costruiti per rispondere alle normative internazionali attualmente vigenti (DIN, AFNOR, ASTM) in materia. La particolare conformazione ad anelli consente un’ottima resistenza allo schiacciamento(in condizioni normali di lavoro è consentita la posa sino ad una profondità di 5 m) e una notevole flessibilità. Il tubo da drenaggio è dotato inoltre di una serie completa di accessori in grado di risolvere qualsiasi schema di drenaggio.
Il tubo in PVC con filtro in fibra di cocco è un tubo con un rivestimento di materiale organico ricavato come il nome stesso indica, dalla peluria che riveste l’esterno delle noci di cocco.
E’ il materiale che si è rivelato il più resistente alla decomposizione, essendo composto quasi esclusivamente di lignina.

GARANTISCE UNA NOTEVOLE CAPACITA DI DEFLUSSO DELL’ ACQUA

che è quasi tre volte superiore nel caso del tubo con filtro di fibre di cocco rispetto al tubo in PVC nudo. Si può quindi ridurre il diametro dei tubi impiegati con conseguente riduzione del costo, del taglio del terreno e della velocità di posa in opera. Infatti la funzione idraulica del filtro si manifesta attraverso un migliore “deflusso” dell’acqua nei tubi di drenaggio rivestiti dal filtro di fibre di cocco. L’acqua deve superare delle forti resistenze di entrata e il filtro di fibre di cocco è in grado di ridurre di ben ¾ la tensione dell’acqua che si verificherebbe su un tubo in PVC senza filtro. Il filtro saturo assorbe meglio l’acqua che convoglia attorno al tubo e la cede con maggior facilità al tubo stesso.

GARANTISCE UNA DUREVOLE FUNZIONE FILTRANTE

che evita l’occlusione dei fori e dei tubi con le particelle finissime del limo. L’infangamento si può verificare spesso anche subito dopo la posa dei dreni, in seguito al mescolamento del terreno rimosso (in corrispondenza del dreno) con l’acqua che affluisce dall’alto verso il dreno stesso, generando un liquido fangoso che, a seguito della bassa pressione dell’acqua di scorrimento nel tubo di drenaggio, può stagnare ed essiccare in prossimità del tubo determinando l’occlusione dei fori. Il filtro di fibre di cocco fa inizialmente da barriera attorno al tubo evitando anche in questo caso l’occlusione dei fori; successivamente, a seguito dell’ammorbidimento del filtro (per rigonfiamento dovuto ad imbibizione e per l’evolversi del processo di decomposizione) il filtro attenua via via il pericolo dell’infangamento primario poiché assorbe e filtra gradualmente nel tempo le particelle di terreno accumulate attorno al filtro stesso. Esiste inoltre un pericolo permanente per l’occlusione dei fori del tubo di drenaggio in certi tipi di terreno con poca compattezza come i terreni sabbiosi, i terreni limosi-argillosi, in condizione di saturazione d’acqua. Con il filtro di fibra di cocco viene evitato il pericolo dell’infangamento.
In Italia ormai si contano a migliaia gli ettari di terreno con drenaggio sotterraneo e pur attraverso notevoli difficoltà, dovute al fatto che l’agricoltura non sta attraversando buoni periodi e che gli agricoltori non hanno aiuti con i quali finanziare i lavori, tuttavia il drenaggio sotterraneo è una tappa obbligata per chi vuol industrializzare i lavori dei campi rendendo più economiche e più facili le lavorazioni.

COMPLEMENTARE AI LAVORI DI DRENAGGIO È L’IRRIGAZIONE

Nelle aziende di medie/grandi dimensioni dotate del drenaggio sotterraneo tubato l’irrigazione può essere realizzata secondo sistemi moderni e razionali, per il contenimento dei costi ed un uso corretto della “risorsa acqua”.
Il sistema d’irrigazione a torri semoventi permette d’irrigare, in modo automatico, grandi superfici agricole con bassi consumi energetici e senza sprechi idrici.
Gli impianti d’irrigazione così concepiti sono realizzati in acciaio zincato e composti da più “campate”, lunghe da 35 a 60 metri cadauna, sopraelevate da terra 3,0-4,0 metri con torri di sostegno dotate di ruote. Il movimento del sistema avviene con i motori elettrici montati sulle torri. La sommità delle campate è cavo e permette il passaggio dell’acqua che è normalmente distribuita sul terreno con aspersori a bassa pressione. Gli impianti possono essere realizzati con disposizione a “pivot”, dove le torri si muovono in modo circolare ruotando intorno ad un perno centrale, e con disposizione a “linear” dove le torri avanzano in modo rettilineo. E’ possibile realizzare impianti lunghi oltre 1,0 Km in grado di irrigare fino a 400 ettari, senza l’impiego di manodopera specifica e con fabbisogni energetici inferiori ad 1 CV/ettaro.
Sia il drenaggio sotterraneo tubato che l’irrigazione con torri semoventi per essere realizzati correttamente devono essere “adattati” alle condizioni proprie d’ogni singola azienda agricola. E’ fondamentale una corretta conoscenza delle condizioni pedologiche, altimetriche, topografiche, ecc. per pervenire alla redazione di un corretto progetto di sistemazione idraulico-agraria e di miglioria fondiaria.
Le prospettive future con IDROLOGICA S.R.L vanno di pari passo con le prospettive generali dell’agricoltura italiana che deve far fronte ad una concorrenza spietata da parte di paesi esteri che producono a costi inferiori. Certo che essendo l’agricoltura un settore produttore di materia prima quindi vitale per la nazione, non potrà essere completamente abbandonato a sé stesso. Il compito dell’Idrologica è quello di mettere in grado gli agricoltori di produrre a costi sempre più contenuti, razionalizzando le produzioni, eliminando gli sprechi di terreno agricolo e coltivare nelle condizioni migliori possibili.
L’esperienza maturata, in oltre 25 anni d’attività, dallo staff tecnico dell’Idrologica ha permesso a piccoli e grandi agricoltori di trasformare le proprie aziende agricole rendendole idonee ad affrontare la concorrenza “globale”.

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